Gino Terribile, batterista e voce, è una figura centrale della scena musicale ligure dagli anni ’70 a oggi. Cofondatore del Cerchio d’Oro, ha contribuito al progressive italiano con il singolo “Quattro mura” (1977) e, negli anni ’80, alla svolta hard & heavy dei Black Out con “Crisi” (1981). Dal 1985 suona nei Cavern, storica cover band beat-rock, collaborando anche con Francesco Di Giacomo e Rodolfo Maltese del Banco. Nel 2005 riporta in vita il Cerchio d’Oro con nuovi album su Black Widow Records, confermando un percorso che unisce prog, metal e rock.
Biografia
C’era un tempo, a Savona, in cui i sogni si accendevano tra le tastiere Hammond e le chitarre elettriche. Era l’inizio degli anni ’70, e una manciata di ragazzi liguri aveva deciso di salire sui binari del progressive rock italiano: così nasceva Il Cerchio d’Oro.
Ispirati da PFM, Le Orme e Banco, ma con una sensibilità tutta mediterranea, costruirono brani complessi e poetici, fatti di fughe tastieristiche, voci intrecciate e atmosfere evocative. Il loro primo e unico segno discografico degli anni ’70 fu il 45 giri “Quattro mura” (1977), uscito per la Playphone e distribuito dalla Ricordi.
Poi vennero gli anni ’80, e con essi l’urgenza di cambiare pelle. Nascono così i Black Out, la versione hard & heavy dei ragazzi del Cerchio. Era il 1981 quando pubblicarono il singolo “Crisi”, con riff taglienti e testi sociali. Un lampo breve ma intenso: nel 1982 la band si scioglieva, lasciando dietro di sé poche ma preziose incisioni. Quelle registrazioni, riscoperte e raccolte nel vinile “33” (Ace Records, 2014), testimoniano oggi l’anima più ribelle e notturna del gruppo.
Parallelamente, Gino sviluppa un percorso musicale parallelo entrando nei Cavern, storica cover-band ligure che dal 1985 in poi propone un repertorio beat, rock e classici internazionali. Con loro calca numerosi palchi, collaborando anche con artisti di rilievo come Francesco Di Giacomo e Rodolfo Maltese del Banco del Mutuo Soccorso (memorabile il live torinese del 1990: Happy Xmas/Hey Jude).
Nel 2005, nell'ambito di una scena prog tornata a respirare, i savonesi riaprirono il cerchio: tornò Il Cerchio d’Oro. Con la Black Widow Records pubblicarono nuovi concept album – Il viaggio di Colombo (2008), Dedalo e Icaro (2013), Il fuoco sotto la cenere (2017).
E come spesso accade nella musica, le traiettorie si incrociano: in quegli anni alcuni membri condivisero il palco con Mike Shepstone, storico batterista dei The Rokes. Due mondi lontani – il beat londinese e il prog ligure – che trovarono un punto di contatto, a dimostrazione che la musica non conosce confini.
Oggi, rileggendo questa storia, appare chiaro che il Cerchio non si è mai chiuso davvero: ha semplicemente cambiato forma. Dai binari di Savona immortalati sulla copertina di Quattro mura, ai riff metal di Crisi, fino ai grandi affreschi sonori del nuovo millennio, la musica del Cerchio d’Oro e dei Black Out continua a essere testimonianza di passione, trasformazione e resistenza artistica.
Un cerchio, appunto. D’oro.
Formazioni e Timeline
Discografia
Cerchio d'Oro 1974
Discografia
Black Out 1980-1982
Discografia
Cavern (dal 1985)
Discografia
Cerchio d'Oro (dal 2005)
CD 1999
La quadratura del cerchio
(LP 2005)
Il viaggio di Colombo
(LP 2008)
IDedalo e Icaro
(LP 2013)
Il fuoco sotto la cenere
(LP 2017)




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